Antica Compagnia Olearia Sarda

  • Categoria: Produzione e Vendita
  • Paese: Italia
  • Città - CAP: Alghero (SS) - 07041
  • Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, 225
  • Telefono: +39079951597
  • WhatsApp: +393470073922
  • Mappa: Google Maps
  • Sito web: Antica Compagnia Olearia Sarda

Descrizione

L'olio di Alghero, una tradizione di famiglia'

La storia della nostra azienda olearia inizia ben tre secoli fa, con mio bisnonno, Efisio Fois, che nella seconda metà del 1800 conduceva gli oliveti del Marchese di Valverde. Mio nonno, Antonio Gavino Fois, alla fine del 1800, si innamorò di Lucia Cadeddu, mia nonna, si sposarono e unirono assieme alle loro vite anche i loro oliveti a Vessus ed Evangelez, una delle zone più belle della campagna algherese. Un grande sogno, semplice quanto vero, fatto di tanto lavoro per migliorare i grandi oliveti e garantire così un futuro sicuro ai cinque figli: Giovanni, Peppa, Efisio, Michele e Salvatore, mio padre. Nel 1913, a soli 43 anni, mio nonno morì. Negli ultimi anni lavorava assieme al fratello Giuseppe che, come succedeva in quei tempi nelle famiglie solide e unite, continuò a occuparsi dell’azienda di famiglia, aspettando che crescesse Salvatore, il più piccolo dei nipoti, che alla morte del padre aveva solo tre anni, gli altri due maschi avevano preferito gestire la propria tenuta senza portare avanti l’attività d’impresa, di produzione e commercializzazione dell’olio. Non dimentichiamo che allora non si poteva vivere di solo olio, era necessario affiancare almeno l‘attività di pastorizia, certamente più redditizia e sicura. Invece mio padre Salvatore aveva l’olio di Alghero nel sangue. Giovanissimo acquistò un grande oliveto a Poglina: era il segno inequivocabile della sua determinazione a voler produrre e vendere olio. In piena seconda guerra mondiale sposò mia madre, Giovannina Sechi e, come quello di mio nonno, sarà un amore fortificato dal legame con la terra. Anche mia madre possedeva un grande oliveto, a Calabona, vicino al mare, e portò in dote cinque tanche, di cui due olivetate. Nel secondo Dopoguerra iniziò subito l’attività commerciale. Per diversi anni mio padre ha gestito il frantoio Duprè-Ciriolo, vicino al lungomare Dante, e diversi oliveti. Il suo olio di Alghero è stato venduto in tutta la Sardegna e in Liguria. Per tanti anni è stato l’unico algherese a vendere olio a Cagliari, dove per tanti anni, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto un negozio per la vendita. Anni di intenso lavoro, ma vissuti con grande serenità e con la determinazione di creare una vera azienda dell’olio di Alghero. È stato il sogno di un uomo e di un padre di famiglia. Alla fine degli anni ’50 prese in affitto il frantoio di Salvator Angelo Sechi, vicino alle carceri. Una costruzione realizzata prima della Seconda Guerra mondiale da Umberto Tedde, che gestiva l’appalto della nettezza urbana e là, in quella che allora era periferia, aveva costruito il deposito e la sua casa, impiantando un piccolo frantoio a trazione animale, con il cavallo che faceva girare la macina. Nel secondo Dopoguerra era stato venduto a Salvator Angelo Sechi che, nel 1951, ristrutturò il frantoio e nel 1960 lo ammodernò con la pressa. Quando mio padre prese in affitto il frantoio di Sechi aveva già in mente di acquistarlo, o almeno lo sperava. La sua tenacia venne premiata nel 1967 quando lo comprò per tre milioni e ottocentomila lire. Quel frantoio è stato la mia scuola, lì sono rimasto sino al 2000, quando finalmente ho costruito il nuovo e attuale frantoio. Da giovane, nel vecchio frantoio, facevo l’olio con un sistema tradizionale a pressa con diaframma in fibra vegetale, in cocco per la precisione, solo nel 1982 la macina a pressa è stata sostituita dall’estrazione a gocciolamento. Un passaggio importante era già avvenuto nel 1975, quando avevamo acquistato le prime macchine scuotitrici, eliminando la raccolta a mano delle olive, una ad una. Questo ci aveva permesso di espandere l’attività e aumentare anche l’estensione dei terreni in conduzione, molti dei quali oggi sono arrivati a contratti ultra trentennali. Il nuovo frantoio, inaugurato nel maggio del 2000, per i primi cinque anni ha lavorato con le vecchie attrezzature, il tempo necessario per rivedere tutto il ciclo della molitura, dallo stoccaggio delle olive al magazzino, dalla climatizzazione alla movimentazione. Uno studio certosino che nel 2004 ha portato all’acquisto e all’installazione del nuovo impianto, moderno e affidabile, con il controllo della temperatura e l’estrazione dell’olio a freddo, con poca acqua e quindi minor impatto ambientale. Un processo all’avanguardia gestito in maniera computerizzata che, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, esalta e migliora il prodotto. La mia famiglia continua a percorrere la strada dell’olio, oggi lo facciamo io e mio fratello Raffaele, sempre uniti dall’amore per la terra e per l’olio, la passione della nostra vita.

L'Azienda

Per ottenere un olio extravergine di oliva di qualità sono importanti la tenuta del campo e la cura della pianta: non dimentichiamo che l’olio di oliva è l’unico olio vegetale ottenuto da un frutto, e non da semi, attraverso la spremitura, senza alcuna manipolazione. Per ottenere un buon olio extravergine di oliva devono essere rispettati quattro principi fondamentali:
1. I fattori ambientali: ovvero il clima, il terreno e l’esposizione. L’olivo ama le estati secche ma temperate, gli inverni umidi ma non troppo rigidi; non gradisce il troppo caldo né il troppo freddo, ma neanche le eterne primavere, perché l’inverno è essenziale per il suo ciclo biologico. Il nemico peggiore sono gli improvvisi sbalzi di temperature. Le gelate primaverili, ad esempio, tolgono vigore ai nuovi germogli e possono compromettere la fruttificazione e la produttività. Nelle zone più calde, l’olivo può vegetare senza sosta, crescendo in modo imponente, però a volte ai danni della fruttificazione. Ma la sua capacità di adattamento è notevole perché di fronte a lunghi periodi di siccità rallenta, o sospende addirittura, l’attività vegetativa. In gravi condizioni di siccità, invece, è necessario l’intervento dell’uomo con impianti di irrigazione a goccia o a sorso. Le piogge sono importanti, sempre che arrivino nei periodi giusti e trovino terreni capaci di trattenere e immagazzinare l’acqua.
2. I fattori agrotecnici: ossia, la piantagione, la potatura e la cura degli alberi. Il terreno deve essere livellato e scassato in modo da poter essere idoneo per l’irrigazione, e la raccolta. Dopo aver sistemato il campo si procede alla concimazione di base e si pongono a dimora le piantine, affidandosi a un preciso sesto d’impianto, secondo uno schema a filari, in quadrato o a quinconce, file parallele sfalsate. La densità dell’impianto è andata aumentando con l’agricoltura moderna, tanto che con la tecnica “a sesto dinamico” si arriva ad avere 550 piante per ettaro. In passato occorrevano almeno dieci anni per arrivare alla produzione, oggi le nuove tecniche di allevamento, applicate sia in vivaio che nel nuovo oliveto, hanno ridotto il tempo a 3-4 anni.
3. La scelta della varietà: quindi le cultivar. La scelta è fondamentale, perché determina la produzione; per scegliere la cultivar migliore è necessario considerare l’ambiente, le cultivar autoctone e le loro capacità di adattamento ai moderni sistemi di coltura e, perché no, una valutazione anche alle esigenze del mercato. La nostra azienda coltiva la Bosana o Palma di Alghero, che si trova quasi esclusivamente nel territorio di Alghero. Con molta probabilità è una cultivar che ha origine dall’isola di Majorca, anche se per alcuni il suo nome, Palma, potrebbe derivare dall’utilizzo delle fronde nella Domenica delle Palme.
4. Il fattore umano: il come e il quando si raccolgono le olive incide in maniera significativa sulla qualità dell’olio. Le sole olive che interessano per produrre olio buono sono quelle attaccate all’albero. Per la raccolta ormai si usano gli scuotitori e i teloni: dopo la raccolta le olive vengono trasportate nel frantoio, un’operazione che deve avvenire in tempi brevi e dentro contenitori puliti e ben aerati, non ammassate per evitare muffe e fermentazioni che danneggerebbero la qualità dell’olio. Quando le olive arrivano nel frantoio sono accompagnate dalla presenza di foglie, terra, rametti, erba. Immediatamente vengono eliminate tutte le impurità, per passare subito alle varie fasi della spremitura.

I Servizi

Il nostro oleificio si trova all’ingresso della città di Alghero, vendiamo il nostro olio extravergine di oliva di Alghero direttamente, effettuiamo spedizioni in Italia e nel mondo.
Dal Lunedì al Sabato 9:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00.
Siamo a disposizione, su prenotazione, per mostrare la nostra azienda e spiegare tutte le fasi dell’olio. Il nostro olio è prodotto solo ed esclusivamente dalle olive di Alghero, la nostra è una delle maggiori aziende olearie del nord ovest della Sardegna. L’Antica Compagnia Olearia Sarda vanta il certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2015 per la produzione di olio extravergine e vergine di oliva e la molitura di olive in conto terzi, certificazione internazionale che attesta i sistemi di gestione per la qualità delle aziende.
MOLITURA OLIVE CONTO TERZI - Nel nostro frantoio, in via Vittorio Emanuele 225, ad Alghero, si effettua il servizio di molitura per conto terzi. La molitura avviene nel moderno impianto di estrazione Rapanelli con estrazione a freddo.
VENDITA LEGNA DI ULIVO - Nel nostro impianto di via Vittorio Emanuele 225, ad Alghero, si può acquistare legna di ulivo. Il quantitativo minimo è di 5 quintali, il trasporto a carico dell’acquirente.
Per informazioni e prenotazioni, chiamare lo +39079951597, oppure inviare una mail a info@anticacompagniaolearia.it